Questo numero speciale della Rivista Bancaria – Minerva Bancaria – guest editor Jakša Krišto, professore e vicepreside della Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Zagabria – è dedicato alle istituzioni finanziarie mutualistiche a seguito della Terza conferenza sulle mutue assicuratrici dal titolo “Leading with purpose in times of crises” tenutasi il 24 ottobre 2022 a Roma, Italia, presso l’Università Luiss Guido Carli.
Nel suo editoriale, “Leading with purpose in times of crises: the role of mutual insurance and cooperative banks”, Krišto ricorda come le mutue assicuratrici e le banche cooperative, in quanto istituzioni finanziarie di proprietà dei clienti, rappresentano spesso uno specifico gruppo di interesse comune. Lo scopo delle mutue assicuratrici è profondamente legato alla responsabilità di creare valore e benessere per le comunità di clienti-proprietari. Il ruolo delle mutue assicuratrici nel contrastare i fallimenti del mercato e nello sviluppare le comunità circostanti conferisce loro una posizione unica nell’economia di mercato. Di conseguenza, l’idea non è quella di massimizzare il profitto degli investitori-proprietari, ma piuttosto il valore percepito dalla comunità dei clienti-proprietari. Le mutue assicuratrici legate alle comunità rappresentano una quota di mercato globale del 27%, generando oltre 1.300 miliardi di dollari di premi annuali e servendo 922 milioni di assicurati in tutto il mondo. Inoltre, l’assicurazione mutualistica, per sua natura, riesce a catturare diverse nuove e importanti tendenze del settore assicurativo. Ad esempio, i nuovi assicuratori peer-to-peer hanno applicato le caratteristiche specifiche delle mutue assicurative nei loro modelli di business. Inoltre, è stato osservato che l’orientamento delle mutue alle comunità ha un potenziale speciale per affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile. Tuttavia, nonostante l’importanza globale e la crescente rilevanza del modello mutualistico, possiamo notare che il suo sviluppo e il suo utilizzo non seguono lo stesso percorso in ogni regione, società o contesto.
Questo numero speciale affronta alcune di queste sfide dal punto di vista di cinque contributi.
Il primo articolo, “Mutual Insurance in Germany – Still A Success Story?” di Frederick Schuh, analizza le associazioni di mutua assicurazione in Germania negli ultimi 25 anni. Il documento mostra che le mutue hanno ottenuto ottimi risultati in tutti i rami di attività, hanno guadagnato quote di mercato, godono di un vantaggio in termini di costi e presentano un livello medio di solvibilità più elevato rispetto alle società per azioni. D’altro canto, i risultati del sondaggio mostrano che i clienti tedeschi non comprendono il concetto di mutualità e non sanno nemmeno se sono clienti di una mutua assicuratrice. La maggior parte degli assicurati attribuisce solo un valore limitato alla forma giuridica nell’acquisto di un’assicurazione. Questa contraddizione tra performance e percezione suggerisce l’opportunità per gli assicuratori mutualistici di promuovere i vantaggi della loro forma.
Il secondo articolo, “The role of cognitive dimension of bridging social capital in development of mutual insurances” di Ingrid Pejković, si propone di esplorare la dimensione cognitiva del capitale sociale (ovvero la fiducia e le norme cooperative) nelle mutue assicurative. A tal fine, si esplorano i risultati teorici ed empirici relativi alla interconnessione fra capitale e aspetti tipici della cooperazione. In un quadro di teoria dei giochi, si suggerisce che le mutue assicuratrici possono scegliere tra più strategie cooperative possibili per avere successo. Inoltre, la fiducia generalizzata può svolgere un duplice ruolo per la loro stabilità a lungo termine: in primo luogo, deve essere una caratteristica indispensabile di ogni mutua assicurazione di successo; in secondo luogo, l’idea di assicurazione è direttamente correlata al concetto di differimento nel tempo dei vantaggi, che è maggiore in ambienti con livelli più elevati di fiducia generalizzata, come appunto le cooperative.
Il terzo articolo, “The perception of life insurance and pension product possibilities in the Republic of Croatia” di Maja Mihelja Žaja, Branka Tuškan Sjauš e Ivanka Jurčević, si propone di esplorare l’assicurazione sulla vita e altre forme alternative di risparmio privato per la gestione del rischio di dipendenza nell’età avanzata in Croazia. Lo studio comprende un’analisi dei tipi di prodotti assicurativi sulla vita adatti agli anziani, altre opzioni di finanziamento per l’assistenza a lungo termine e proposte di nuovi prodotti e miglioramenti. I risultati suggeriscono che l’assicurazione sulla vita è una forma auspicabile di risparmio aggiuntivo per la pensione che dovrebbe includere la copertura per l’assistenza a lungo termine.
Il quarto articolo, “The role of mutual & cooperative banks in contemporary society” di Sahara Shaik, analizza il contributo delle banche cooperative e mutualistiche per le rispettive comunità. Lo scopo è di determinare se queste associazioni possano apportare benefici alla società. I risultati mostrano che le banche mutualistiche e cooperative influenzano la crescita economica, l’inclusione finanziaria e la sostenibilità. Inoltre, possono apportare benefici alla società promuovendo la sicurezza e la stabilità finanziaria e offrendo servizi personalizzati che soddisfano le esigenze specifiche di clienti diversi.
Il quinto articolo, “Lessons from lending sensitivity of EU public development and systemically important banks” di Ivica Klinac, Roberto Ercegovac e Petra Popek Biškupec, analizza la relazione dei prestiti delle banche di sviluppo con le performance macroeconomiche e quelle specifiche della banca utilizzando due modelli panel omogenei. I risultati hanno confermato che le attività di prestito delle banche pubbliche di sviluppo sono stabili e anticicliche nonostante gli shock macroeconomici negativi, mentre l’attività di credito delle banche commerciali è fortemente prociclica. I risultati della ricerca possono essere utilizzati dai responsabili delle decisioni per progettare modelli volti a raggiungere e preservare la stabilità economica attraverso la creazione di banche di sviluppo nazionali e internazionali.
Dopo la parte monografica, segue un’ampia serie di rubriche.
La prima si ricollega al tema di rapporti mutualistici, con il lavoro di Rosa Cocozza, Il sistema dei rischi dei fondi pensione: una lettura “aziendalistica”. Il lavoro descrive la disciplina europea e la normativa COVIP che hanno ridefinito un più funzionale e continuativo rapporto con gli iscritti, lo scopo è quello di sollecitare qualche punto di attenzione in tema di sistema dei rischi.
Seguono tre rubriche tutte collegate in vari modi al tema della sostenibilità.
Il lavoro di Beniamino Quintieri e Laura Torchio, “Il contributo dell’Istituto per il Credito Sportivo per lo sviluppo sostenibile dei settori Sport e Cultura”, descrive il progressivo orientamento alla sostenibilità degli impieghi attuato dall’Isitituto, in risposta al maggior rilievo dato lo scorso anno, con la modifica dell’art. 33 della Costituzione, all’azione dei pubblici poteri per la tutela e promozione dello Sport. Viene così illustrato il percorso attuato dall’Istituto per delineare una strategia di sostenibilità finalizzata ad aumentare l’entità degli investimenti, pubblici e privati, nei settori sportivo e culturale, indirizzando le risorse su progetti ad alto ritorno sociale e a minor impatto ambientale.
L’articolo di Federico Di Silvestre, “Corporate governance sostenibile e responsabilità degli amministratori”, mette in luce come non vi sia “un dovere giuridico di salvare il pianeta dalla crisi climatica e dall’ingiustizia sociale”, al di là del rispetto delle specifiche normative, ma allo stesso tempo, non sussiste però alcun divieto, in capo agli organi amministrativi, di implementare forme di gestione aziendale rispettose della sostenibilità ambientale e dei diritti umani.
Infine, nel suo articolo, “Rischi finanziari legati ai rischi climatici: mitigazione del rischio”, Camillo Giliberto, evidenzia come i rischi climatici possano influenzare i rischi bancari e quanto il processo di misurazione, monitoraggio e mitigazione sia rilevante per salvaguardare la stabilità finanziaria.
Si ricollega al Numero Speciale, anche la consueta voce di Bankpedia pubblicata, “Lo scopo mutualistico negli intermediari finanziari: banche cooperative e mutue assicuratrici”, di Edoardo Lanciano e Gianluca Santilli.
Chiude il numero la recensione del libro di Franco Tutino, “Dalla parte del debito. Finanza globale e diseguaglianze sociali”, a cura di Giovanni Parrillo.