Questo numero di Economia Italiana – editor Francesco Nucci (Sapienza, Università di Roma), Beniamino Quintieri (Fondazione Tor Vergata) e Ottavio Ricchi (Dipartimento del Tesoro/MEF) – si incentra sulle sfide legate alla necessità di ristrutturare il sistema produttivo del nostro Paese in risposta alle trasformazioni in atto nel contesto globale. L’analisi sugli interventi di riforma e di investimento, del PNRR e non solo, pone in evidenza sia le opportunità per la crescita legate all’azione riformatrice in ambito economico sia, al contempo, i nodi strutturali che potrebbero limitarne o rallentarne gli effetti positivi.
La sezione monografica raccoglie quattro saggi che fanno luce su aspetti importanti per l’azione riformatrice. Il lavoro di Cintolesi, Mocetti e Roma pone l’attenzione sulla regolamentazione del settore dei servizi in Italia e presenta un nuovo indicatore per misurare l’intensità della regolamentazione a un livello settoriale estremamente fine.
Il saggio di D’Andrea, D’Imperio, Di Bartolomeo e Tegami stima l’impatto macroeconomico delle principali riforme previste dal PNRR a livello delle singole aree di intervento. L’effetto combinato del complesso di queste riforme innalzerebbe il livello del PIL, rispetto allo scenario di base, del 5,2% nel 2030 e del 9,3% su un orizzonte più ampio (al 2050) dello scenario di riferimento.
Il lavoro di Cucculelli, Giampaoli, Menghini, Pini e Renghini analizza a livello empirico se il PNRR si traduca in un maggior utilizzo presso le aziende delle tecnologie “Industria 4.0” e se induca cambiamenti del loro modello di business. Dalle analisi emerge un impatto positivo per il rinnovamento dei modelli di business e per un migliore utilizzo delle tecnologie digitali.
Il saggio di Ficarra studia gli investimenti pubblici “verdi” a livello delle diverse province italiane. Ne emerge che la spesa pubblica ha un effetto moltiplicativo maggiore quando finanzia opere pubbliche verdi, più elevato per i progetti di maggiore entità.
Completano le analisi sul PNRR altri due lavori. L’intervento di Padoan pone l’accento sulle sfide che attendono il Paese nella fase finale del Piano, in particolare per le riforme orizzontali. Per promuovere la crescita occorre una maggiore accumulazione del capitale e compensare il calo della popolazione con un adeguato incremento della partecipazione al mercato del lavoro. La rubrica di Carucci, Cinquegrana, Cosco e Giungato presenta un’analisi dell’impatto del PNRR sul deficit pubblico e sul tessuto produttivo dei territori.
Chiudono il numero: il contributo di Pellegrino che analizza le conseguenze sull’Irpef degli sgravi contributivi decisi dai Governi Draghi e Meloni; la rubrica di Di Paolo sugli investimenti esteri in Italia che illustra il caso dell’impianto BAT di Trieste; la recensione di Comana sul volume sul debito pubblico di Di Giorgio, Pandimiglio e Traficante, Nelle tasche degli italiani.