Il numero si apre con l’editoriale di Giorgio Di Giorgio, Presidente del Comitato Scientifico della Rivista e Professore di Teoria e Politica Monetaria alla Luiss, dal titolo, Alto debito e/o bassa crescita? I nodi intrecciati che l’Italia deve sciogliere nella prossima legislatura della UE. L’articolo analizza il problema per l’Italia di un debito pubblico molto elevato collegato strettamente ad una bassa crescita, determinata in particolare da una produttività stagnante.
“Non sempre ricorrere all’emissione di debito pubblico è un male… (argomenta Di Giorgio) Ma non lo si può fare in continuazione, senza internalizzare esplicitamente l’obbligo di dover pianificare minori spese o maggiori entrate in futuro per ripagare i debiti contratti in precedenza. È questa consapevolezza e questo impegno che rendono i debiti pubblici di un paese più o meno “sostenibili” nelle opinioni e nelle aspettative dei mercati finanziari e degli investitori cui i governi si rivolgono per ottenere le risorse necessarie. Ed è questo che, costantemente e con grande responsabilità, dovrebbe cercare di comunicare un governo alla guida di un paese con un elevato debito pubblico da gestire. Ricercando un confronto serio in merito ai progetti cui destinare nuove risorse ma anche a quelli da dismettere”… In ogni caso, come ha sottolineato il Governatore della Banca di Italia nelle sue Considerazioni Finali, l’Europa dovrebbe rapidamente progredire sia nella creazione di un titolo obbligazionario risk free comune che nella rapida e migliore definizione di una capital markets union effettivamente funzionante e al servizio di una crescita economica più dinamica di quanto sperimentato nel passato recente dell’area. I prossimi cinque anni di legislatura sapranno fornire le risposte necessarie a riguardo?”
Il saggio di Pierluigi Murro e Valentina Peruzzi, Banche di credito cooperativo e distribuzione del reddito: evidenze dai comuni italiani, documenta, su una analisi dal 2008 al 2017, come sia minore la disuguaglianza fra i redditi nei comuni dove c’è una presenza bancaria a livello delle BCC. Si tratta di una dimostrazione tangibile per i comuni più piccoli degli effetti positivi sulla crescita e sulla riduzione delle diseguaglianze dovuti alla presenza di una banca
Il saggio di Francesco Bellandi, Ludovico Bellandi, Simone Boccaletti e Claudio Chiacchierini, Towards a Model on Junk Bond Contagion, analizza i meccanismi di contagio e i fattori chiave sui junk bond, che possono avere un valore informativo, predittivo o di conferma per il trading di mercato. L’articolo propone poi uno schema di riferimento per distinguere i fattori che possono agire come predittivi e proattivi da quelli che possono rappresentare informazioni di conferma ed effetti reattivi.
Il contributo di Rosa Cocozza, Fattori critici di successo del Risk Management: qualche istruzione per l’uso, esamina l’evoluzione delle priorità emerse dal 2019 in termini di rischi per le banche. La complessità dell’ambiente e i nuovi rischi di cui tener conto impongono un ripensamento del risk management e delle competenze di chi ne fa parte. Il saggio si concentra su due aspetti fondamentali: la capacità comunicative del chief risk officer e l’organizzazione della funzione, quali fattori critici di successo per un’attività che, superati i confini della misurazione, deve spingersi verso la pianificazione strategica.
Il saggio-giovani di Chiara Alvisi, Una politica monetaria sostenibile per l’era digitale: la proposta di una CBDC-optimal rule, analizza, mediante un modello con tre ipotetici scenari, come calibrare i parametri di stabilità (limite di detenzione, remunerazione) di una possibile regola di emissione di Central Bank Digital Currency (CBDC) per consentirne l’efficacia ai fini del buon funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria.
Apre le Rubriche di questo numero l’intervista a Francesco Simone, direttore Generale della Banca Popolare del Lazio, Prossimità e soddisfazione del cliente sono la ricetta che premia, che mette in luce l’importanza della conoscenza diretta e delle soft skills per una banca regionale che ha tagliato il traguardo dei 120 anni.
Segue la rubrica di Daniele A. Previati, Cultura finanziaria e sostenibilità: le sfide per le banche, che individua il possibile ruolo delle banche nel sostenere lo sviluppo della cultura finanziaria tra le famiglie e le imprese, in particolare quelle di minori dimensioni, e il loro orientamento ai temi della sostenibilità
Conclude la rubrica fissa Bankpedia con la voce enciclopedica di E. Anna Graziano e Gerardo Petroccione, Fintech: Sfide e opportunità in un panorama globale in continua evoluzione, che presenta una disamina ampia del Fintech, evidenziando il suo impatto sulla società e sul futuro dei servizi finanziari
Chiude il numero la recensione del volume di G. Di Giorgio, A. Pandimiglio, G. Traficante, Nelle tasche degli italiani. Il debito pubblico spiegato bene. Come funziona, come liberarcene, a cura di Chiara Oldani.