Il numero si apre con l’editoriale di Giorgio Di Giorgio, Presidente del Comitato Scientifico della Rivista e Professore di Teoria e Politica Monetaria alla Luiss, dal titolo “Le banche centrali e il global slowdown”. L’articolo analizza brevemente l’azione delle banche centrali, poste di fronte a tre sfide epocali e consecutive: la crisi sanitaria ed economica da Covid 19; la crisi energetica; l’invasione dell’Ucraina, con la spinta ulteriore ad una pericolosa ri-segmentazione dell’economia mondiale. Lo slowdown dell’economia mondiale è il nuovo quadro di riferimento cui devono con prontezza guardare le banche centrali per definire le nuove strategie di politica monetaria. “Non è certamente il momento di ridurre i tassi di interesse per le banche centrali – argomenta Di Giorgio – ma neanche quello per accelerazioni ulteriori dettate da rigidità e fiducia eccessiva nel mantra della comunemente accettata definizione “numerica” di stabilità dei prezzi”.
Due saggi sono dedicati al tema della sostenibilità finanziaria. Nel primo, dal titolo “Responsabilità sociale e corporate democracy nel settore bancario”, Maurizio Baravelli e Giovanni Bianchini sottolineano come un contesto di crescente concentrazione finanziaria e di accentramento decisionale metta in discussione i principi della corporate democracy nelle banche. Queste devono applicare i criteri ESG non solo nei confronti delle imprese finanziate ma anche al proprio modello organizzativo e ai suoi meccanismi di funzionamento.
Francesco Bellandi, Alessandra Stefanoni, Enrico Maria Mosconi e Claudio Chiacchierini, nel lavoro “Coerenza ESG e sostenibilità finanziaria: un nuovo strumento d’analisi per la strategia aziendale e d’investimento” propongono un nuovo strumento a matrice ideato per dimostrare come i manager possano prendere decisioni comprensive sulla strategia di crescita, superando l’approccio tipico di un investitore verso un target di investimento.
In tema di sostenibilità pensionistica, Domenico Curcio, Giorgio Di Giorgio e Giuseppe Zito, nel loro contributo, “Previdenza complementare e consulenza finanziaria: la sfida dei nuovi scenari demografici”, esaminano le conseguenze per l’Italia nella prospettiva della evoluzione del rapporto tra risparmiatore e investitore, da un lato, e sistema finanziario, dall’altro. La consulenza finanziaria, oltre a proporre una gamma di prodotti e servizi in grado di soddisfare le nuove esigenze della crescente componente silver della società,
deve anche promuovere la relativa formazione di conoscenze finanziarie e digitali.
Il saggio di Federico Guerra, per la sezione giovani, “La politica monetaria e l’asset allocation delle istituzioni finanziarie non bancarie” analizza gli effetti delle misure di politica monetaria nell’area euro su questi intermediari. Le evidenze empiriche mostrano che a shock espansivi della politica monetaria si associa un ribilanciamento dei portafogli di questi intermediari verso titoli maggiormente rischiosi e meno liquidi, con un potenziale aumento indesiderato del rischio di liquidità.
Completa il numero la rubrica di Andrea Battista, “Fuga dal mito: undici proposizioni sull’embedded insurance”. Il lavoro analizza a fondo problemi e prospettive di questo settore. Si tratta di assicurazioni “incorporate”, la cui vendita è associata ad altri prodotti non finanziari. Il consumatore – anche grazie all’attività di education – potrebbe essere messo in grado di assicurare aspetti anche importanti della propria vita, progressivamente consapevole che la cessione del rischio all’assicuratore lo alleggerisce di preoccupazioni e ne migliora il profilo rischio / rendimento.
Il numero si chiude con la consueta voce di Bankpedia: “I piani Individuali di risparmio” (PIR) di E. Anna Graziano.