Il numero si apre con l’editoriale di Giorgio Di Giorgio, Presidente del Comitato Scientifico della Rivista e Professore di Teoria e Politica Monetaria alla Luiss, dal titolo, La Fed al bivio e l’indipendenza in bilico. L’Editor prende spunto dal taglio dei tassi deciso dalla Fed il 25 settembre e argomenta che la decisione di ridurre i tassi di 25 basis points è stata motivata dalla necessità di garantire sostegno all’occupazione, qualcosa che non sembra più così urgente come nel trimestre precedente, se confrontata con un buon andamento economico e con un’inflazione ben superiore all’obiettivo del 2%. “Se Powell deciderà di puntare alla difesa dell’indipendenza della Fed, un obiettivo ragionevole a pochi mesi dalla scadenza del suo mandato, a meno di nuove sorprese nei dati, a fine ottobre dovrebbe mantenere i tassi di interesse al loro livello attuale. Una loro ulteriore riduzione potrebbe minare, e pesantemente, la seria reputazione anti inflazionistica conquistata negli ultimi dieci anni dalla Banca Centrale americana, senza peraltro aver visto ridursi la propria capacità di sostenere con flessibilità sia l’economia reale che il buon funzionamento del sistema finanziari”.
Seguono tre saggi centrati su possibili strategie bancarie. Il primo saggio, di Massimo Arnone e Angelo Leogrande, La sostenibilità della domanda di mutui: una prospettiva regionale, analizza l’impatto della sostenibilità sulla domanda di mutui delle famiglie nelle diverse macroregioni del paese dal 2009 al 2022. Attraverso un’analisi econometrica, il paper indaga la relazione tra la sostenibilità e il valore dei mutui concessi alle famiglie. I risultati mostrano che i mutui sono influenzati positivamente da politiche di supporto creditizio, interventi di riqualificazione urbana e una maggiore educazione finanziaria nelle regioni con elevata disuguaglianza di reddito e grave deprivazione abitativa.
Il lavoro di Lorenzo Faccincani e Michele Rutigliano, Banche e covered bond, Emissioni, opportunità e rischi, esamina i risvolti strategico-operativi connessi all’emissione di tali titoli, tenendo in considerazione i benefici, i costi, le complessità gestionali e i riflessi negativi sul livello di rischio complessivo della banca emittente. Gli autori sottolineano come il ricorso alle obbligazioni bancarie garantite può costituire un’opportunità essenzialmente per quelle banche che presentano adeguati requisiti dimensionali e organizzativi, capacità operative e di gestione dei rischi, adeguatezza patrimoniale e qualità delle esposizioni creditizie.
Carlo Amendola, Claudio Boido, Alessandro Gennaro, Simone La Bella e Alberto Taras, nel saggio Digitalization in retail banking: customers’ behavior and choices, si propongono di comprendere in che modo innovazione tecnologica e strategie innovative influenzino le scelte e i comportamenti dei clienti nel settore del retail banking. Il lavoro parte da una survey su un campione di clienti bancari, che operano sia fisicamente sia in modo digitale. I risultati econometrici evidenziano una significativa sensibilità rispetto alle innovazioni tecnologiche e ai modelli organizzativi introdotti dalle banche retail. Le evidenze raccolte indicano come i manager debbano progettare strategie innovative e adottare soluzioni tecnologiche in grado di intercettare le preferenze della clientela più giovane.
Il numero è poi particolarmente ricco di rubriche. Si inizia con tre interviste sulle prospettive per vari tipi di investimenti, nel clima di grande incertezza geopolitica ed economica che caratterizza i nostri giorni.
Andrea Pescatori, CEO e Managing Partner di Sienna Investment Managers Italia SGR, nella sua intervista, Mercati finanziari: guardare all’Europa è una scelta saggia (con buone prospettive per il private debt), analizza come l’Europa e l’euro possono essere davvero un’alternativa agli investimenti negli USA e in dollari nella presente congiuntura e come i fondi dedicati e in particolare quelli di private debt possano costituire valide alternative di investimento.
Paolo Rella, Amministratore delegato di Blue SGR, nell’articolo Scenari economici e mercato immobiliare: come orientarsi? analizza a fondo il mercato immobiliare, caratterizzato da intesi cambiamenti negli stili di vita e di lavoro, passando in rassegna temi quali le strategie di investimento, gli effetti del lavoro da remoto e delle vendite on line su uffici, negozi e centri commerciali, il cambiamento climatico, gli effetti dei criteri ESG sul valore degli immobili.
Gerardo Tarricone, Founder e Managing Director di Arion Investment Management, spiega nel suo articolo, Hedge fund e commodities: come convertire l’instabilità e la volatilità in vantaggi competitivi nei mercati finanziari, spiega come l’inclusione di commodities in portafogli gestiti per conto proprio o per conto terzi per le diverse categorie di intermediari – oltre a offrire interessanti rendimenti o strumento di diversificazione – può rappresentare un valido mezzo di copertura contro l’inflazione e la mitigazione dei rischi geopolitici.
Seguono quattro articoli di grande attualità. I primi due entrano nel dibattito sulla regolamentazione dei mercati finanziari. Antonella Malinconico, con l’articolo Firewall sistemici oltre la compliance: ripensare la vigilanza finanziaria nell’era del rischio cyber fa il punto sulle sfide informatiche alla luce del Digital Operational Resilience Act (DORA) entrato in vigore nel gennaio 2025. Le minacce informatiche stanno trasformando radicalmente l’approccio alla sicurezza dei sistemi ICT del settore finanziario, che risulta particolarmente esposto. La gestione di questo rischio rappresenta pertanto una delle sfide più complesse per tutti gli attori del sistema finanziario.
Roberto Ferretti, Partner di Annunziata & Conso, Vicepresidente dell’Association Européenne pour le Droit Bancaire et Financier (AEDBF), nel suo articolo, La disciplina finanziaria europea: è possibile legiferare meno e meglio? sottolinea l’esigenza di stabilizzare e semplificare l’attuale corpus normativo europeo tenendo maggiormente conto dell’obiettivo della competitività del settore finanziario europeo accanto a quelli della stabilità e della tutela degli utenti, senza per questo indulgere a fenomeni di deregolamentazione o laissez faire.
Assoreti presenta una sintesi della ricerca svolta insieme The European House Ambrosetti (TEHA), La consulenza finanziaria, motore per la valorizzazione del risparmio e la crescita economica dell’Italia. Lo Studio mette in luce come la consulenza finanziaria rivesta un ruolo chiave nel promuovere una gestione più efficiente del risparmio e contribuire alla crescita economica del Paese. Si tratta di un’industry forte di 50.000 persone che può favorire una più efficace allocazione della ricchezza, tutelare il potere d’acquisto dall’inflazione e orientare risorse verso l’economia reale.
Marco Concordati e Federica Baiocchi, (EY), nell’articolo Oltre la polizza: come le Commercial Lines stanno cambiando il volto dell’assicurazione alle imprese, illustrano le profonde trasformazioni delle offerte assicurative destinate e alle imprese, che riflettono l’incremento dell’esposizione a rischi sempre più complessi, interconnessi e sistemici. Le Commercial Lines possono sia offrire nuove fonti di crescita per il mercato assicurativo, sia diventare uno strumento chiave per aumentare la resilienza delle imprese, specie le più piccole, di fronte a incertezza e vulnerabilità
Chiude il numero la consueta e attualissima voce enciclopedia di Bankpedia, Inclusione finanziaria digitale, di Lidia Gerosa e la recensione del volume di Andrea Terzi, Il governo della Moneta, a cura di Mitja Stefancic.
