Questo numero speciale raccoglie una serie di contributi sul tema della redditività delle banche, guest editor il prof. Stefano Dell’Atti, Ordinario di Economia degli intermediari finanziari, Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Come chiarisce Dell’Atti nel suo editoriale, si tratta di un tema “da sempre oggetto di analisi da parte di accademici, autorità di vigilanza e practitioner e tornato ultimamente di moda a fronte dell’evoluzione della regolamentazione, diventata via via più stringente anche per i nuovi vincoli di natura prudenziale e dei cambiamenti del contesto economico e finanziario di riferimento”… “Le banche hanno dovuto ripensare le proprie scelte strategiche ed organizzative in un contesto reso complesso anche dalle sfide poste dai nuovi paradigmi tecnologici – con la digitalizzazione dei processi e lo sviluppo delle applicazioni, in ambito bancario e finanziario, dell’intelligenza artificiale – dalla pressione competitiva esercitata da nuovi operatori che, non essendo classificabili come intermediari finanziari, non sono soggetti ad analoghe forme di regolamentazione e di vigilanza e, non da ultimo, dall’orientamento sempre più marcato verso la sostenibilità”.
I sei saggi raccolti in questo numero speciale, due a invito dell’editor e altri quattro frutto della selezione a seguito di una Call for papers, indagano con ricerche originali e riflessioni basate su profonde esperienze il nesso fra redditività e aspetti fondamentali delle banche: quali gli assetti strutturali, dimensionali e strategici; la sostenibilità delle politiche creditizie; e non da ultimo quali misure siano le più adatte a misurare l’efficienza delle banche.
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Il saggio di Marco Onado, L’equilibrio delle banche: tra dimensioni, modelli societari e proporzionalità delle regole, propone riflessioni sui modelli proprietari e sulle dimensioni aziendali, nella prospettiva della configurazione ottimale del sistema finanziario e della relativa regolamentazione. Viene analizzato anche il tema della necessaria proporzionalità dei requisiti regolamentari a fronte di un sistema di controllo sempre più complesso e sofisticato.
Il contribuito di Elena Beccalli, L’eterogeneità dei modelli organizzativi mutualistici in Europa. Quali impatti su efficienza e redditività, presenta una disamina dei modelli di banche mutualistiche in Europa, indagando la relazione tra efficienza ed eterogeneità dei modelli cooperativi presenti nei vari paesi. Le evidenze empiriche mostrano come le strutture caratterizzate da un minor grado di integrazione presentino migliori risultati nell’efficienza lato costi e nel potere di mercato, mentre per le banche maggiormente integrate nei gruppi si rileva una peggiore efficienza lato costi, ma una redditività superiore.
Il lavoro di Giuliana Birindelli, Anita Quas, Michela Rancan e Daniela Vandone, Banche e principi UNEP FI: essere sostenibili conviene? analizza la relazione tra l’adesione ai Principi UNEP FI e la performance economica delle banche sottoscrittrici, evidenziando l’assenza di un significativo collegamento fra principi e performance, anche dopo la sottoscrizione dell’Accordo di Parigi.
Il saggio di Brunella Bruno e Immacolata Marino, Il nesso fra dimensione e performance nelle banche commerciali europee, esamina un campione di banche europee orientate all’intermediazione creditizia tradizionale, per cogliere i legami tra dimensione e performance e conclude che per essere top performer non vi è un nesso con la dimensione quanto piuttosto con la qualità del credito e l’efficienza operativa.
Lorenzo Faccincani e Michele Rutigliano, nel saggio Note critiche sull’utilizzo del cost-income ratio come indicatore dell’efficienza operativa delle banche svolgono un’analisi critica di tale metodologia, che spesso conduce ad esprimere giudizi parziali o addirittura errati, e suggeriscono l’utilizzo di altri indici ottenuti rapportando i costi operativi al totale attivo, al patrimonio netto contabile e al Common Equity Tier 1.
L’ultimo contributo, di Stefania Sylos Labini, Strategia e reddittività delle banche: come coniugare il back to basic con l’innovazione e la sostenibilità, tratteggia il tema della redditività delle banche alla luce dei vari modelli di business e arriva alla conclusione che la teoria del back to basics possa essere la strategia vincente, percorribile dalle banche italiane, da conciliare con le sfide poste dalla sostenibilità e dalla digitalizzazione.
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Apre la sezione rubriche un Breve profilo accademico e professionale del prof. Antonio Dell’Atti (1940-2023), che si è occupato a lungo nei suoi studi del tema della redditività e alla cui memoria è dedicato questo numero speciale.
Segue il lavoro di Francesco Longarini e Alfonsoluca Adinolfi, L’evoluzione dei criteri ESG: Un percorso attraverso la sostenibilità finanziaria e la corporate governance.
Completano le rubriche la voce enciclopedica di Bankpedia, By Now Pay Later, di E. Anna Graziano.